Tenuta Scuotto
Dopo la bella degustazione presso lo stand Luna Nera, siamo invitati a rimanere in Campania, ancora nella provincia di Avellino e andare a far visita allo stand della Tenuta Scuotto, perché non ne rimarremo delusi!!
A noi piacciono i consigli e non neghiamo che per come stiamo vivendo questo Vinitaly 2017, girando in maniera molto “casuale”, l’invito ad andare a visitare uno stand con tanto di referenze non ci lascia indifferenti.
Geograficamente parlando ci spostiamo di una ventina di chilometri, da Cesinali a Lapio, che, come anticipato, si trova sempre nella provincia di Avellino, e giungiamo allo stand della Tenuta Scuotto. Veniamo accolti da Adolfo Scuotto, gentilissimo direttore Marketing in un elegantissimo completo gessato, che ci fa gli onori di casa e ci racconta della giovane Azienda Agricola nata nel 2009, spiegandoci la mentalità, la filosofia e tutto l’aspetto grafico legato all’immagine aziendale e al logotipo. Nulla è lasciato al caso e lo percepiamo.
Iniziamo la degustazione da quello che per noi sarà il pezzo forte, forse l’assaggio più “particolare” di questo Vinitaly. Attenzione: non si tratta solo di “qualità”, ma di un insieme di fattori che rendono questa bottiglia probabilmente il nostro assaggio più “particolare”. Si tratta di un Fiano di Avellino, “Oi nì”, così chiamato per dimostrare il rapporto tra un “padre e il figlio”: il nome significa infatti “o ragazzo”, con la “o” vocativa e il termine “ni” (dallo spagnolo “niño”, divenuto poi in napoletano “ninno” e quindi “nì”). Quest’espressione è spesso utilizzata in modo affettuoso per rivolgersi ad un figlio ed è una bellissima similitudine che rappresenta il rapporto, l’amore tra il Produttore e il Prodotto, la sua terra, il suo figlio. L’etichetta è perfetta, ci è molto piaciuta, con le sagome di un nonno (o un padre) che tiene per mano il ragazzo. “Oi nì” ha un colore giallo oro molto carico; profumo fruttato e floreale, molto intenso con sentori di pesca, rosa, miele, nocciola tostata e ginestra; gusto secco, caldo, morbido di grande impatto.
Il secondo assaggio è “Campania Aglianico” di colore rosso rubino intenso, profumo molto fruttato con sentori di frutti rossi, gusto secco, caldo di buon corpo e buona freschezza.
Concludiamo la nostra degustazione con “Taurasi Docg”: colore rosso rubino intenso con riflessi violacei; profumo fruttato e speziato, molto intenso con sentori di mora, ciliegia e prugna; gusto secco, caldo, morbido e di gran corpo, con una complessa e setosa trama di tannini morbidi.
È bellissimo quando il titolare o il responsabile di una cantina vuole condividere con noi ogni piccolo dettaglio e ci rende partecipi del “suo mondo”; è una osservazione che sembra banale, ma vi assicuriamo che non è così. È doveroso un ringraziamento ad Adolfo. Salutiamo lo stand Tenuta Scuotto e la regione Campania molto soddisfatti, portando con noi la storia ed il profumo di “Oi nì”.
Tutte le informazioni al sito internet: www.tenutascuotto.it