Costadoro
Dopo una doverosa pausa, ci imbattiamo in una conversazione sull’agricoltura Biodinamica, sul Biologico e Bio-Vegano. Bisogna approfondire!!
Andiamo allo stand Costadoro, azienda nata nei primi del ’900 e attiva commercialmente dal 1969. Ci troviamo nelle Marche, precisamente a San Benedetto del Tronto provincia di Ascoli Piceno. Costadoro è una azienda vitivinicola biologica, nata nel cuore delle colline picene e si estende su oltre 120 ettari di vigneto tra Marche ed Abruzzo, dove l’aria di mare che giunge da est si insinua e si fonde con i profumi, i colori ed i sapori della terra per creare uno scenario magico ed inconsueto.
Ci spiegano che l’etichetta è molto presente anche nella grande distribuzione e non abbiamo difficoltà a crederlo visti i numeri prodotti, ma non è detto che il buon vino non possa essere presente anche in una “botte molto grande”.
Decidiamo di dedicarci ai bianchi e concludere con il vino che viene proprio presentato in questa edizione del Vinitaly: “Lo Puro”, Rosso Igp senza solfiti aggiunti, ma partiamo dai bianchi.
La degustazione inizia con una Passerina delle Marche “La Ferola”. Colore giallo paglierino tenue, con sfumature verdi; leggero profumo di fiori bianchi e da frutto; sapore fresco e leggermente sapido.
Il secondo assaggio è Falerio “Le Ginestre”. Colore giallo paglierino tenue; profumo con intense note di frutti bianchi, fruttato con sentori di mela, pesca e mandorla; sapore fresco, equilibrato e delicatamente morbido, conclude in bocca con sensazioni di mandorla amara. Buona bottiglia con ottimo rapporto qualità prezzo.
Ultimo bianco assaggiato è più strutturato, Offida Pecorino “Danù”. Colore giallo paglierino carico con evidenti sfumature dorate e brillanti; profumo intenso, sentore di frutta gialla matura e vaniglia; sapore secco, caldo, morbido, fresco e sapido, nel finale ripresenta l’aroma della vaniglia.
Come accennato prima, concludiamo con un Rosso Igp “Lo Puro”, nato da una selezione di uve Sangiovese e Montepulciano, vinificato in botti di acciaio, con una lunga macerazione delle uve a temperatura controllata. Tutte le fasi della movimentazione vengono svolte senza contaminazione d’ossigeno e al momento dell’imbottigliamento non vi è aggiunta di solfiti. Vino dal colore rosso rubino con leggere sfumature violacee; profumo complesso ed elegante, ricco di sentori di frutta rossa e di note speziate; dal sapore secco, ampio ed armonico, di gran corpo.
Insomma, questa degustazione Biologica e Bio-Vegana, soddisfa appieno tutta la nostra curiosità e per qualche scettico spezza una lancia a favore della “grande distribuzione”.
Tutte le informazioni sull’azienda vitivinicola Costadoro potete trovarle al sito web: www.vinicostadoro.it