CANTINA T.E.S.S.A.R.I.

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Lo stand della Cantina Tessari al Vinitaly 2016

Dai piedi della Valpolicella alle pendici del Garda, con la mente voliamo ad est al limite dei confini veronesi nella Val d’Alpone, precisamente a Brognoligo di Monteforte d’Alpone, in via Fontana Nuova, 86, dove troviamo la cantina Tessari o meglio scrivere: T.E.S.S.A.R.I. coi puntini.

Essendo questo un nome molto diffuso nella zona, nasce la scelta di utilizzare i puntini per essere ricordati come: “quelli coi puntini”, e sono proprio questi a fare la differenza dal punto di vista “visivo”.

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I vini della Cantina Tessari

Il logo aziendale è caratterizzato da uno stemma classico, molto elegante, che comunica già una certa “solidità”; infatti la cantina ha una storia quasi secolare, iniziata nel 1933 dal nonno Antonio, cresciuta con Aldo e Bianca definiti la “madre e il padre” e trasmessa ai figli Antonio, Germano e Cornelia. Quella per il vino è una passione secolare dedicata al territorio e all’amore per l’uva Garganega. Una famiglia di vignaioli, ed un team che si completa alla perfezione: Germano segue tutte le fasi di vita della pianta e cura il vigneto nel rispetto della natura; Antonio culla il suo vino con amore, ricercando tecniche che proseguano il lavoro naturale della vigna, per ottenere vini degni e salubri; il tutto si traduce in un’immagine fresca che Cornelia promuove a chi ricerca il contatto con questa realtà. L’immagine aziendale è gestita con cura ed eleganza, ponendo grande attenzione all’aspetto social e comunicazione, un perfetto binomio tra la storia aziendale e le nuove tecnologie.

Lo stand al Vinitaly è molto bello, un bel via vai di persone e siamo seguiti con gentilezza e professionalità da Sara, preziosissima factotum aziendale.

Il primo assaggio è un Garganega Brut: vivace color giallo paglierino con finissime bollicine; intenso profumo di mela e fiori di campo di sambuco e camomilla; fresco e persistente al palato, con gradevole retrogusto di mandorla amara e un delicato perlage che esalta le note minerali del vitigno. Partenza perfetta, era doverosa per rinfrescare la bocca e per pulirla al meglio, pronta per esaltare i prossimi assaggi tutti 100% Garganega.

“Grisela” Soave Classico Doc è forse il vino che più racconta la storia della cantina. Il nome “Grisela” era il soprannome della famiglia, quindi non poteva essere un “Soave” qualsiasi. Aspettative ampiamente rispettate. Colore giallo paglierino brillante; caratterizzato da un intenso profumo di mela e fiori di campo, elegante e molto fragrante; fresco al palato, con note agrumate, sapide e minerali, ben secco e deciso.

Mentre sale l’asticella delle aspettative, osserviamo la differenza di stile nell’etichetta e del colore del prossimo Soave Classico Doc “Bine Longhe”. Mentre sorseggiamo, Sara ci racconta le caratteristiche del vigneto di Costalta e della lunghezza delle vigne (circa 300 metri); ci spiega anche che questo Soave viene lavorato in un modo particolare, lasciando i grappoli in sur-maturazione con una vendemmia tardiva di circa 20 giorni. Il risultato è un vino di colore giallo paglierino brillante, con spiccato profumo erbaceo e fruttato, avvolgente e persistente al palato, con un leggero retrogusto di mandorla amara.

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Soave Classico “Bine Longhe”

Concludiamo con “Tre Colli” Recioto di Soave Docg: colore giallo dorato, brillante e solare; profumo intenso di frutta esotica e note speziate; sapore armonico e vellutato con una particolare nota di mandorla tostata, avvolgente e dolce ma anche fresco e sapido. Ottima compagnia per dolci secchi o con formaggi stagionati.

Non possiamo non notare i tappi a vite (Stelvin) nelle bottiglie “Grisela” e “Bine Longhe”. Una ulteriore piacevolissima conferma che delle bottiglie di ottima qualità non devono avere esclusivamente il tappo di sughero. Bellissima e buonissima degustazione.

Tutti gli approfondimenti, informazioni e contatti potete trovarli al sito web aziendale: cantinatessari.com

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